Cuneo, 8 ottobre 2025 – Le cooperative della provincia di Cuneo mostrano segnali di consolidamento dopo gli anni della pandemia, ma il settore resta prudente e chiede più sostegno su formazione, innovazione e sostenibilità ambientale. È quanto emerge dalla sesta edizione del monitoraggio sullo stato di salute delle cooperative cuneesi, realizzato dalla Camera di Commercio di Cuneo con Legacoop, AGCI, Confcooperative e UECoop.
L’indagine – basata su dati 2022 e proiezioni per il biennio 2023-2024 – ha coinvolto 209 cooperative, pari al 41% delle imprese attive in provincia. Il 42% ha registrato nel 2022 una crescita del fatturato, mentre il 44% ha mantenuto stabile la redditività, anche l’occupazione segna un segnale positivo: stabile per il 55% e in aumento per quasi un quarto delle realtà. Il quadro resta condizionato dall’incertezza geopolitica e dall’aumento dei costi energetici. Due cooperative su tre dichiarano di aver investito o voler investire in innovazione, soprattutto in formazione (58,8%), tecnologia (37,3%) e digitalizzazione (36,8%), ma solo il 17% punta su progetti in chiave Impresa 4.0.
“Le cooperative cuneesi dimostrano solidità, ma anche prudenza: desiderano consolidare le attività e mantenere equilibrio in un contesto instabile”, ha osservato Matteo Castella, presidente di UECoop Piemonte. Tra le criticità più diffuse emerge la carenza di personale qualificato, segnalata dal 37% delle imprese. Sul fronte della sostenibilità ambientale, prevale un atteggiamento di attesa: il 60% non prevede nuovi investimenti, mentre un quarto prosegue quelli già avviati. “Formazione e innovazione saranno centrali per la crescita del sistema cooperativo e del territorio”, ha sottolineato Renzo Brussolo di Legacoop Piemonte.