Dal 1° al 5 ottobre 2025, Cooperativa Archeologia ha partecipato alla Restoration Week di Riyadh, in Arabia Saudita. L’evento, ospitato nel padiglione fieristico della capitale, ha visto la partecipazione di numerose realtà italiane e locali, insieme alle autorità pubbliche responsabili della tutela del patrimonio culturale.
L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di confronto e collaborazione, permettendo alle imprese italiane di presentare le proprie esperienze e di approfondire, nei diversi incontri programmati, i temi e le prospettive legati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale nell’area del Golfo.
Il contesto saudita sta vivendo una fase di rapido sviluppo, accompagnata da una crescente attenzione alla tutela e valorizzazione del proprio patrimonio storico, con l’obiettivo di farne un volano di crescita sostenibile e di sviluppo turistico. Tra i progetti più significativi figurano quelli di tutela delle aree storico-archeologiche, come Al-‘Ula, e delle architetture tradizionali realizzate con materiali deperibili nei quartieri storici e nei villaggi del territorio.
Durante la Restoration Week, gli interlocutori locali, pubblici e privati, hanno manifestato grande interesse per le eccellenze italiane nel campo della conservazione: dalla diagnostica alla progettazione, dalla produzione di materiali e attrezzature all’applicazione delle più avanzate metodologie di restauro. In questo contesto, Cooperativa Archeologia ha messo sul tavolo le proprie competenze, illustrando 45 anni di esperienza sul campo nel restauro e nella conservazione, anche in ambito internazionale — in particolare nel Medio Oriente, dove tra il 2014 e il 2019 ha realizzato importanti interventi, tra cui il restauro del tempio romano di Baalbek, in Libano.
A conclusione della manifestazione, dal 6 al 7 ottobre, la Cooperativa ha preso parte a una missione esplorativa nella regione dell’Aseer, nel sud-ovest dell’Arabia Saudita. L’iniziativa, promossa dall’autorità governativa locale in collaborazione con l’Ambasciata Italiana a Riyadh, ha permesso di conoscere più da vicino il contesto socio-economico e culturale della regione e di avviare proficui colloqui con i rappresentanti del governo locale, tra cui l’emiro Sua Altezza Turki Bin Talal Bin Abdulaziz, fortemente interessato a sviluppare collaborazioni con le eccellenze italiane nel segno della sostenibilità e della conservazione del patrimonio culturale.
Oltre al restauro, particolare attenzione è stata dedicata anche all’archeologia, con l’obiettivo di valorizzare e tutelare in modo integrato le testimonianze storiche e materiali, come elementi centrali di una crescita consapevole e rispettosa dell’identità del territorio.