Cooding Bologna, Piero Ingrosso (PICO) a Radio 1 Sportello Italia: fondamentale incentivare la digitalizzazione delle cooperative per rispondere ai bisogni delle comunità

L’evento sulla transizione digitale Cooding, che si è svolto nello spazio di rigenerazione urbana Dumbo di Bologna il 29 e 30 settembre 2023 e che ha coinvolto cooperative, esperti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni da 20 nazioni, ha ospitato panel, laboratori, discussioni sul percorso dell’economia sociale, solidale e etica verso l’innovazione. “La finalità dell’evento è stata quella di riunire il mondo cooperativo europeo, studiosi e ricercatori con l’obiettivo di mettere in campo traiettorie di lavoro per incentivare la transizione digitale nel tessuto produttivo delle imprese cooperative”, ha spiegato Piero Ingrosso, presidenze di Fondazione PICO, digital innovation hub di Legacoop, intervenendo a Radio 1 Sportello Italia in diretta da Cooding (puoi ascoltare l’intervista a questo link, min. 16:25). 

“I vantaggi della transizione digitale”, ha spiegato Ingrosso, “differiscono a seconda della maturità digitale della singola impresa. Abbiamo imprese più mature, dall’agrifood, al consumo, alla grande distribuzione organizzata (gdo), ai servizi sociali, per le quali c’è bisogno di incentivare e consolidare competenze in ambito digitale, reperendo risorse. Poi abbiamo un’altra tipologia di cooperative native digitali, che già agiscono nel digitale tramite piattaforme e gestione dei dati e hanno bisogno di supporto per accelerare il loro processo”.

Secondo Ingrosso “la digitalizzazione è un valore aggiunto sia dal punto di vista operativo che per migliorare i servizi e i prodotti delle cooperative. La cooperazione nasce per rispondere ai bisogni concreti delle persone e delle comunità, noi recepiamo i bisogni emergenti e impellenti e tramite l’attività di PICO aiutiamo le cooperative a usare le tecnologie per rispondere ai bisogni delle persone”. 

“Noi crediamo”, ha proseguito, “che la digitalizzazione possa essere un volano di occupazione e una fonte di posti di lavoro a condizione che si punti sulle competenze. La formazione è fondamentale nelle imprese, soprattutto in quelle cooperative, che si relazionano in continuazione con la società e hanno quindi il compito di intercettare i bisogni che emergono dalla società e dalle fasce di popolazione che a causa dell’accelerazione digitale rischiano di restare indietro”. Pico, ha spiegato Ingrosso, “eroga percorsi di formazione sia trasversali, cioè su determinate competenze digitali, sia verticali, per la digitalizzazione di settori specifici come la manifattura, la grande distribuzione e l’agricoltura, dove la gestione dei dati diviene sempre più importante”.

Non è un caso, secondo Ingrosso, che la prima edizione di Cooding si sia svolta in Italia, in particolare a Bologna, dove è presente un tessuto sociale molto forte e dove storicamente la cooperazione lavora con la pubblica amministrazione e le comunità per trovare soluzioni. “Penso alla cooperazione sociale, tutta una serie di servizi pubblici sono co-progettati dalle cooperative e dalle istituzioni. Con il digitale”, ha concluso, “si amplia lo scenario, si moltiplicano le opportunità proprio perché cambiano i bisogni della cittadinanza”.

“Il tema delle tecnologie inclusive è un tema che le cooperative di tutto il mondo si stanno ponendo” e ancora “i dati devono essere utilizzati nel quadro di una cornice etica, all’interno di un sistema di regole molto forti per evitare che vengono poi utilizzati per sole finalità commerciali”. Sono alcune delle considerazioni espresse da Ingrosso nell’intervista rilasciata al settimanale VITA, proprio in vista di Cooding.

“Partiremo dalla consapevolezza che il modello di impresa cooperativa ha sempre messo al centro il socio, il proprio utente, quindi porremo l’accento sulla necessaria attenzione alla tutela e ad un utilizzo consapevole e corretto dei dati”, ha detto Ingrosso al magazine. Secondo il presidente di Pico, la raccolta dei dati, se fatta in modo corretto, “ci permette di fare delle previsioni su quelli che ad esempio possono essere servizi che un domani la cooperazione sociale può fornire ad una certa fascia di popolazione (penso alla telemedicina)”. 

Qui l’intervista completa: https://www.vita.it/big-data-ce-una-via-cooperativa-e-inclusiva/

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