Consegnata a Jerzu (Nuoro) la borsa di studio dedicata a Maria Vittoria Orrù, giovane cooperatrice scomparsa prematuramente

Consegnata il 14 ottobre a Jerzu, in provincia di Nuoro, la borsa di studio in memoria di Maria Vittoria Orrù, cooperatrice della cooperativa sociale di Faenza Zerocento scomparsa il 16 agosto 2022 a soli 44 anni.  A riceverla, in collegamento video da Torino dove ora è matricola di ingegneria biomedica, è stata Camilla Corona, appena diplomata all’Istituto Businco in cui Orrù si era diplomata. 

L’iniziativa è stata fortemente voluta da Zerocento, in cui la giovane professionista delle risorse umane era cresciuta nell’arco di 14 anni di lavoro. I duemila euro della borsa di studio, interamente finanziati, andranno a sostenere la continuità negli studi universitari delle nuove generazioni, in particolare quelle appartenenti alle categorie sociali più fragili, nella terra dove Maria Vittoria Orrù era nata e dove aveva in mente progetti, anche di vita.

Presenti alla cerimonia di consegna il Sindaco Carlo Lai, la consigliera con delega alla cultura e all’istruzione, Belinda Locci, i genitori di Maria Vittoria, i parenti e tantissimi cittadini, la delegazione della cooperativa sociale faentina associata a Legacoop Romagna era guidata dal presidente Stefano Damiani.

“Maria Vittoria — ha ricordato il presidente di Zerocento, Stefano Damiani — era una donna onesta, intelligente, trasparente, curiosa ed estremamente empatica, tutte doti che le hanno permesso, nella vita e nel lavoro, di crescere umanamente e professionalmente, di vedere il bisogno dell’altro e affrontarlo, diventando la persona e la professionista stimata che era, con una lungimiranza nella visione dei progetti che curava, sempre con il riconoscimento cristallino da parte di chi aveva a che fare con lei, fossero amici o colleghi, che da lei hanno ricevuto moltissimo”. 

La giornata si è conclusa con una visita alla principale cooperativa dell’Ogliastra, la cantina sociale Antichi Poderi di Jerzu, da anni rivolta alla valorizzazione del Cannonau. Un modo per ricreare lo stesso filo rosso che ha unito simbolicamente, grazie a Vittoria, le due comunità, quella romagnola e quella jerzese, e che qui ha ricordato, grazie al presidente della cantina Marcello Usala, l’importanza della cooperazione per un territorio e per le persone che lo vivono.

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