Roma, 19 settembre 2025 – “Questo libro racconta la forza dei fatti, come ha detto il direttore Granero, è destinato alla presidenza nazionale di Legacoop – che sostiene molto la politica delle pari opportunità e il ricambio generazionale – e a tutti coloro che hanno il potere di cambiare, perché dà la possibilità di conoscere la fatica che hanno fatto le donne nel raggiungere i tanti traguardi conquistati, anche se sono necessari ancora molti passi avanti per ottenere un bilanciamento nei tempi vita lavoro per le donne“. Lo ha detto Annalisa Casino, presidente della Commissione pari opportunità di Legacoop, durante la presentazione del libro “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia” a cura della Fondazione Nilde Iotti. “Vogliamo che questo libro sia un momento di scambio, di auto consapevolezza per le donne e di consapevolezza per gli organi di governance del nostro mondo”, ha aggiunto Casino.
Presente all’evento anche Livia Turco, presidente della Fondazione che ha curato la pubblicazione: “Abbiamo voluto dare vita alla Fondazione Nilde Iotti – ha spiegato – perché sono rimasta colpita dal fatto che nel mio partito (i Democrtici di sinistra) non c’erano sezioni dedicate a lei, e si organizzavano pochi convegni e iniziative. C’era quindi un problema di memoria: per le donne è fondamentale costruire una genealogia femminile”.
Il cambiamento è stato faticoso – ha rimarcato Turco – non è stato facile vedere applicati quei principi costituzionali che in linea teorica sancivano le pari opportunità. Si pensi che per decenni con il codice Rocco in Italia vigeva una visione proprietaria e patriarcale della famiglia. Ma le donne non sono state a dormire – ha rivendicato la presidente della Fondazione – le parlamentari comuniste si sono scontrate con la cultura patriarcale. La legge che ha riformato il diritto di famiglia non a caso è stata raggiunta da un governo di centro sinistra, con a capo Aldo Moro, e solo dopo il grande risultato sul referendum sul divorzio, che ha dato un importante segnale di cambiamento del Paese.
Il motore che ha consentito di reggere questa fatica e avviare i processi di cambiamento – ha proseguito nel suo appassionato discorso l’ex ministra nel governo Prodi – è stata la forma della nostra democrazia: c’era un intreccio tra i partiti popolari, che avevano un dialogo aperto con il popolo e con tutti i movimenti, e soprattutto c’era un Parlamento che contava. Sono state fatte leggi con maggioranze parlamentari e governative diverse – ha ribadito Turco.
Gianluigi Granero, direttore di Legacoop, ha sottolineato che il libro racconta un percorso di emancipazione che ha visto le donne come protagoniste: “Mi è piaciuto l’approccio assertivo e riformista. Le loro conquiste sono state nell’interesse di tutti”. “Il libro – ha proseguito Granero – valorizza la politica come capacità di incontrarsi su obiettivi condivisi venendo anche da posizioni diverse. La crisi della democrazia passa anche da quella delle istituzioni democratiche.
Nel rivendicare i meriti del movimento cooperativo, Granero ha ricordato che nella storica cooperativa dei Pionieri di Rochdale, a cui si fa risalire la forma cooperativa moderna, una donna divenne socia già nel 1845: 80 anni prima che le donne ottenessero il diritto di voto in Inghilterra. Oggi alcune importanti cooperative aderenti a Legacoop hanno governance quasi totalmente al femminile, ma purtroppo non è sempre così, abbiamo fatto tanta strada ma ancora tanta ne dobbiamo fare, ha concluso il direttore di Legacoop.
“Legacoop è un presidio di diritti e pari opportunità, è importante promuovere la cooperazione di qualità“. Ha iniziato così il proprio intervento la vicepresidente del Partito democratico, Chiara Gribaudo, la quale ha ribadito che serve una grande alleanza fuori e dentro al Parlamento, perché in questo momento l’organo legislativo sta subendo uno svilimento totale. “Abbiamo bisogno l’una delle altre per superare il gender gap, ciascuna nei propri ruoli e con le proprie differenze”, ha sostenuto la deputata annunciando che la prossima settimana la commissione Lavoro di Monecitorio inizierà l’esame di una serie di proposte di legge, tra le quali una firmata da lei e una dalla segretaria del suo partito, Elly Schlein, che estende il congedo parentale obbligatorio per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti e autonomi.
All’evento hanno partecipato anche: Simona Lembi, consigliera dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna; Giorgia Fattinanzi, componente dell’osservatorio nazionale antiviolenza del dipartimento Pari Opportunità e responsabile contrasto violenza e molestie della CGIL nazionale; Filippo Riniolo, presidente della CPO del V municipio di Roma Capitale; e una rappresentante dei e delle giovani del Servizio civile Universale di Legacoop.