Roma, 25 luglio 2025 – Il riuso sociale dei beni confiscati attraversa un momento difficile e Libera ha attivato la campagna nazionale “Sostieni le cooperative che resistono. I beni confiscati alle mafie sono sotto attacco. Difendiamo insieme chi li fa rinascere”, a sostegno delle cooperative colpite.
Tra metà maggio e metà luglio, infatti, nelle province di Siracusa e Catania, la cooperativa Beppe Montana Libera Terra ha subito furti, danni e incendi, così come la Valle del Marro Libera Terra nella piana di Gioia Tauro (RC). Oltre a queste realtà la coop. soc. Terra Felix, che gestisce un terreno nel casertano, ha subito un incendio per il terzo anno consecutivo.
La sequenza degli eventi dolosi e dannosi
16 maggio – Valle del Marro, danno e furto a un impianto d’irrigazione
3 giugno – Beppe Montana, furto alla struttura turistica di Cuccumella
5 giugno – Beppe Montana, furto e danni al quadro elettrico in c.da Riciputo
17 giugno – Valle del Marro incendio seminativi (circa 7 ettari a grano)
25 giugno – Beppe Montana, furto quadro elettrico in c.da Ramacca
7 luglio – coop. soc. Terra Felix, incendio a La Balzana
8 luglio – Beppe Montana, incendio seminativi Cuccumella (40 ettari tra grano e foraggio)
11 luglio – Valle del Marro incendio uliveto Baronello (circa 4 ettari su 11 complessivi dell’appezzamento, danneggiate 830 piante, circa un centinaio in maniera irreversibile)
Altri incendi hanno fortunatamente solo lambito (senza danni) i terreni di altre cooperative come, nel casertano, Le Terre di Don Peppe Diana Libera Terra (una settimana fa a Grazzanise su un terreno sequestrato gestito dal tribunale e oggi a Cancello e Arnone).
Oltre al danno materiale, pesante (una prima prudenziale stima supera, complessivamente, i 150.000 euro), il messaggio intimidatorio mira ad avvilire, a demotivare.
Questo è il rischio maggiore: la perdita dell’entusiasmo, l’avvilimento, l’isolamento sono il peggior danno che si possa arrecare.
Per questo Cooperare con Libera Terra – agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità, che raccoglie più di 70 soci e si occupa di supportare le cooperative impegnate nel riutilizzo sociale dei beni confiscati – tramite la voce della sua presidente Rita Ghedini, chiede a tutte e tutti di diffondere la campagna nazionale di Libera affinché abbia il successo che merita.
Le modalità di contribuzione sono disponibili a questo link.