A Matera l’assemblea di metà mandato di Legacoop Basilicata. Gamberini: al via un grande piano per il Sud

Matera, 8 luglio 2025 – “La Basilicata è tra le regioni con le quali abbiamo deciso di costruire un grande Piano per il Sud, che vede nella valorizzazione delle peculiarità del territorio e nella capacità di muovere intelligenze collettive le modalità di generare nuova cooperazione”. Lo ha dichiarato il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini all’assemblea di metà mandato di Legacoop Basilicata, che si è tenuta a Matera nella mattinata dell’8 luglio. “Crediamo fermamente in un approccio basato sulla partecipazione e sulla cooperazione, valorizzando le comunità e le risorse dei nostri territori. Questa visione è cruciale – ha aggiunto Gamberini – per superare la storica dicotomia Nord-Sud, un tema reso ancora più urgente dagli annunci del governo sui tagli nel nuovo Piano strategico nazionale delle aree interne (PSNAI) 2021-2027”.

L’intera Basilicata può essere considerata area interna, pertanto il tema scelto per l’iniziativa, dal titolo “Intelligenza cooperativa generativa”, è stato proprio la possibilità di far rivivere i contesti marginali attraverso la realizzazione di nuove reti e la sperimentazione di pratiche innovative tramite la cooperazione.

“Il modello cooperativo è il prototipo di una nuova economia sostenibile in grado di promuovere valori, di ricucire diseguaglianze sociali ed economiche, di rivitalizzare le comunità. È un dispositivo imprenditoriale che contribuisce a creare una società più equa, più giusta”, ha rimarcato il presidente di Legacoop Basilicata Innocenzo Guidotti. “Le recenti esperienze, anche in regione, di cooperative di comunità e di comunità energetiche rinnovabili ne sono ulteriore testimonianza. Per questo la cooperazione deve essere al centro di un nuovo patto con le istituzioni e con i territori”. L’appello è stato accolto dall’assessore regionale alle attività produttive Francesco Cupparo, intervenuto durante l’assemblea. “La cooperazione è un’alleata naturale della Regione Basilicata”, ha rimarcato l’assessore, che ha ricordato lo stanziamento delle risorse specifiche per le cooperative di comunità con il bando regionale per il sostegno alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese. Cupparo ha inoltre annunciato il rifinanziamento del fondo rotativo e un bando da 8 milioni di euro destinati alle imprese sociali, in fase di pubblicazione. “Sono disponibile a scrivere insieme una nuova agenda fondata su progetti condivisi e partecipati”, ha concluso.

Dopo il dibattito interno, aperto dal direttore di Legacoop Basilicata Nello Onorati e a cui hanno contribuito i responsabili di settore, si è tenuto un approfondimento sulle “Esperienze reali rigenerative”. Alla tavola rotonda, moderata dalla vicepresidente regionale di Legacoop Caterina Salvia, hanno preso parte il sindaco di Rionero in Vulture Mario Di Nitto, il cofondatore di Netural coop Samuele Biagioni, la presidente nazionale di Legacoop Abitanti Rossana Zaccaria, la prorettrice dell’Università degli studi della Basilicata Paola D’Antonio e il presidente e fondatore di Mercato Centrale (la catena di centri commerciali del cibo aperta a Roma, Firenze e altre città), l’imprenditore lucano Umberto Montano.

I partecipanti hanno portato la loro testimonianza su approcci e interventi rigenerativi per invertire le dinamiche demografiche. “Per affrontare la sfida dello spopolamento e l’idea di neo-popolamento, occorre riformulare un modello di sostenibilità economico-finanziaria e una visione culturale”, ha commentato Rossana Zaccaria. “Sulla gestione dell’intervento Matera social housing si è sperimentato un processo di apprendimento e di trasferimento di competenze dalla cooperazione di abitanti di altre regioni, con esperienza consolidata, poi reinterpretato dalla cooperazione locale, che da un triennio ormai gestisce l’intervento in maniera molto creativa e competente. Qualcosa di analogo”, ha rimarcato la presidente Zaccaria, “potrebbe far germogliare nuova cooperazione di abitanti nelle aree interne. Molti delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative agricole lucane, ad esempio, sono persone migranti che avranno certamente bisogno di una casa a costi accessibili e avranno altresì bisogno di essere accompagnate in percorsi di nuova cittadinanza di cui la cooperazione di abitanti si potrà occupare, così come successo in altre zone in cui l’abitare è diventato occasione di inclusione e lavoro”.

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