Roma, 16 dicembre 2025 – Secondo il Report FragilItalia “Welfare del futuro e ruolo delle cooperative”, realizzato da Area Studi Legacoop in collaborazione con Ipsos, il 61% degli italiani ritiene necessaria una riforma del sistema di welfare per affrontare l’invecchiamento della popolazione e le nuove fragilità sociali.
Solo il 15% accetterebbe tagli e riduzioni generalizzate, mentre il 46% preferisce interventi selettivi che colpiscano i privilegi, salvaguardando i livelli minimi di assistenza. Un ulteriore 35% indica la necessità di maggiori investimenti pubblici accompagnati da una razionalizzazione della spesa.
Dallo studio emerge anche una forte apertura verso modelli di gestione collaborativi: il 40% degli intervistati auspica una partnership tra Stato, enti pubblici, cooperative ed enti non profit; il 28% preferisce una gestione esclusivamente pubblica, mentre il 26% opta per una collaborazione con imprese private for profit.
Le principali sfide per il welfare dei prossimi anni restano l’invecchiamento della popolazione (42%), la prevenzione e promozione della salute (40%) e le disuguaglianze sociali (37%). Seguono il sostegno alle persone in difficoltà temporanea, la sostenibilità finanziaria e i cambiamenti del mercato del lavoro.
“È giunto il momento di avviare una riflessione nazionale sul sistema di welfare – ha sottolineato Simone Gamberini, presidente di Legacoop. Dopo la pandemia, emerge con forza l’esigenza di superare schemi tradizionali e costruire un welfare più vicino alle persone, capace di rispondere a invecchiamento e denatalità. I cittadini riconoscono il valore di un’azione condivisa tra pubblico e privato sociale, ma questo richiede il pieno riconoscimento e una giusta remunerazione del lavoro di cura e assistenza, infrastruttura essenziale del benessere collettivo”.
Tra le priorità per il welfare del futuro, l’88% degli italiani indica il rilancio delle politiche per i giovani, attraverso investimenti in istruzione, formazione e lavoro. Seguono, con l’85% delle indicazioni, la prevenzione sanitaria, l’aumento dell’occupazione femminile e una maggiore integrazione tra servizi sociali, sanitari, educativi e per il lavoro.
Infine, il 68% degli intervistati riconosce alle cooperative un ruolo centrale nello sviluppo del welfare futuro, soprattutto nell’integrazione dei servizi (34%) e nel sostegno alle persone in difficoltà (28%), oltre che nella costruzione di reti di prossimità e nel contrasto alle disuguaglianze sociali.
Qui l’articolo del Sole 24 ore.







