Legacoopsociali Umbria, presidente Bernardoni: in Umbria spesa sociale tra le più basse d’Italia, serve un piano per colmare il divario

Perugia, 24 ottobre 2025 – Nel 2022 la spesa sociale media pro-capite in Italia è stata di 154 euro all’anno, ma in Umbria si ferma a 117 euro, una delle più basse del Paese. È quanto evidenziato da Andrea Bernardoni, presidente di Legacoopsociali Umbria, in un’analisi basata sui più recenti dati Istat relativi alla spesa dei comuni per i servizi sociali e socio-educativi. Nel dettaglio, nel 2022 la spesa sociale complessiva dei Comuni umbri è stata di 100,7 milioni di euro, ben al di sotto dei 132,3 milioni che si sarebbero raggiunti con un impegno pari alla media italiana. Se l’Umbria avesse speso come la vicina Toscana, la cifra sarebbe arrivata a 143,6 milioni di euro.

“Questo dato – ha spiegato Bernardoni – non pone solo un tema di equità e giustizia sociale, ma anche di produttività e competitività del sistema delle imprese. Per queste ragioni è prioritario incrementare il livello della spesa sociale dei comuni umbri, raggiungendo almeno il valore medio nazionale”. Il rappresentante del mondo cooperativo ha proposto che il nuovo Piano Sociale regionale dell’Umbria, in fase di elaborazione, fissi un obiettivo chiaro e verificabile: incrementare progressivamente la spesa sociale dei Comuni umbri fino a 150 milioni di euro entro il 2030, definendo traguardi annuali per ogni zona sociale.

“Una rete di servizi sociali poco strutturata – ha concluso il presidente – scarica il lavoro di cura sulle famiglie, soprattutto sulle donne, riducendo la loro partecipazione al mercato del lavoro e favorendo occupazioni precarie o part time involontarie. Una maggiore spesa sociale è quindi una leva per la crescita inclusiva e per la competitività del territorio”.

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