San Giorgio Morgeto (RC), 10 ottobre 2025 – “Viviamo in un Paese con una crescita del PIL ferma allo 0,1%, segno di un’economia stagnante e priva di una vera politica industriale. I dazi statunitensi stanno già colpendo l’export: servono misure strutturali per rilanciare la domanda interna, valorizzando anche le esperienze positive realizzate al Sud con il PNRR”. Lo ha dichiarato Gianmaria Balducci, presidente di Legacoop Produzione e Servizi, aprendo i lavori dell’Assemblea nazionale nella sede della Cooperativa progresso e lavoro di Polistena (Reggio Calabria).
Per la prima volta l’associazione ha scelto il Mezzogiorno per la sua principale assise annuale, lanciando un segnale politico e strategico: investire nel Sud significa investire nel futuro del Paese.
Tra il 2022 e il 2024 il PIL meridionale è cresciuto dell’8,6%, tre punti in più del Centro-Nord, grazie al PNRR e alla ZES unica, che ha già attivato oltre 8,5 miliardi di euro, con un potenziale impatto superiore ai 22 miliardi.
“Le nostre cooperative – ha osservato Simone Gamberini, presidente Legacoop Nazionale – restano motore di sviluppo e lavoro buono, anche in una fase difficile, aggravata dall’aumento dei dazi USA che potrebbe pesare fino a -0,5 punti di PIL in due anni. Servono interventi coraggiosi su competitività, energia e investimenti nelle filiere strategiche, insieme a un rapporto di reciproca fiducia con la pubblica amministrazione e a un meccanismo automatico di aggiornamento dei prezzi nei contratti pubblici, indispensabile per la sostenibilità delle imprese”.
Nonostante un contesto di bassa crescita, tensioni geopolitiche e rincari generalizzati, il sistema cooperativo di Legacoop – con oltre 2.300 imprese e consorzi, 138mila addetti e 18,2 miliardi di valore della produzione – continua a garantire stabilità occupazionale e valore sociale.
Serve però un cambio di rotta: non misure straordinarie ma politiche strutturali su industria e lavoro, costruite insieme a Stato, imprese e autonomie locali. Tra le priorità:
- revisione prezzi automatica e permanente negli appalti pubblici;
- stabilizzazione della decontribuzione per il Sud, includendo le cooperative labour intensive;
- istituzione di un fondo per la revisione dei contratti con la PA;
- semplificazione normativa per la promozione cooperativa nel Mezzogiorno;
- proroga del meccanismo del Decreto Aiuti e rifinanziamento del fondo caro materiali fino al 2026.