Bologna, 7 ottobre 2025 – Valorizzare il modello cooperativo emiliano-romagnolo nel contesto internazionale. Questo è stato l’obiettivo della missione istituzionale di Legacoop Emilia-Romagna in Giappone, realizzata nell’ambito della settimana dell’Emilia-Romagna a Expo Osaka 2025 e proseguita a Tokyo con visite, workshop e attività di networking. La partecipazione dell’associazione si è articolata in numerosi appuntamenti economici e istituzionali che hanno permesso rafforzare le relazioni con il sistema giapponese nei settori dell’agroalimentare, dell’energia, del welfare e dei servizi.
Legacoop Emilia-Romagna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e Legacoop Agroalimentare, si è fatta promotrice dell’evento “Dieta mediterranea come modello di sviluppo“. L’iniziativa, momento centrale della missione di Legacoop, ha dato il via a un confronto internazionale sul ruolo della cooperazione agroalimentare come motore di sviluppo sostenibile, equo e inclusivo, capace di integrare tutte le fasi della filiera – dalla produzione alla trasformazione, dalla logistica alla distribuzione, fino alla ristorazione.
In aggiunta, ampio spazio è stato dato alla presentazione del Manifesto cooperativo della Dieta mediterranea: il documento che propone la dieta mediterranea come leva di sviluppo, fondata sulle cinque direttrici della sostenibilità ambientale, della salute e accesso al cibo, dell’equità, dell’educazione alimentare, e dell’innovazione. Un modello che, in linea con il principio from-farm-to-fork, comincia con il lavoro degli agricoltori e giunge fino alla tavola, generando valore per le comunità e opportunità per le nuove generazioni.
“Expo Osaka è stata l’occasione per rafforzare un dialogo avviato da oltre vent’anni con il Giappone – ha dichiarato Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – e per proporre la cooperazione come un ponte tra tradizioni diverse che condividono valori comuni: rispetto per le persone, centralità delle comunità, equilibrio tra uomo e natura. Le nostre cooperative rappresentano filiere complete, capaci di generare valore e coesione sociale”. All’incontro hanno preso parte, con le loro testimonianze, molte delle principali cooperative dell’agroalimentare regionale, come Fruttagel, Deco Industrie, Granterre, Conapi, Progeo.
“La missione a Osaka ha confermato come la cooperazione dell’Emilia-Romagna sia oggi un soggetto credibile, innovativo e pronto a dialogare con i mercati globali – ha aggiunto Montroni -. Il Giappone condivide con noi l’attenzione alla qualità, alla longevità attiva, all’armonia con la natura. Questi valori si traducono in ambiti concreti di collaborazione, dal cibo alla salute, dalla digitalizzazione al welfare territoriale. Come Legacoop Emilia-Romagna, abbiamo portato esempi reali di impresa cooperativa che genera benessere per le comunità, creando legami tra territori, imprese e persone”. La delegazione è stata accompagnata anche da altre imprese, a loro volta impegnate in una grande varietà di settori. In particolare si sono uniti a Legacoop, i delegati di Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Camst, CPL Concordia, CNS – Consorzio Nazionale Servizi, Fondazione Barberini, Granlatte-Granarolo, Politecnica e Terre Cevico.
La missione ha permesso anche di affrontare altri ambiti strategici e di contribuire al confronto con le prefetture di Osaka e Ibaraki sulle prospettive di collaborazione tra sistemi regionali, partecipando anche a incontri multilaterali tra le associazioni imprenditoriali italiane e le controparti giapponesi. Sono stati affrontati i temi dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo territoriale, della transizione energetica e del ruolo delle imprese cooperative nei processi di rigenerazione economica e sociale.
Un focus specifico è stato poi dedicato all’invecchiamento demografico e alla cooperazione sociale. In un contesto che accomuna Giappone e Italia, le esperienze delle cooperative dell’Emilia-Romagna in ambito welfare – dalle RSA ai servizi domiciliari, dalle piattaforme digitali per caregiver ai modelli integrati pubblico-privato-sociale – sono state portate come esempio di innovazione e di gestione sostenibile dei servizi alla persona.
La missione si è conclusa a Tokyo con un workshop di confronto tra il movimento cooperativo giapponese e il sistema Legacoop sulle sfide comuni e sulle opportunità di collaborazione: un’occasione preziosa per ribadire l’importanza delle filiere cooperative, la centralità del lavoro, la valorizzazione dei territori e la capacità della cooperazione di generare impatto positivo in chiave ambientale, sociale ed economica.