Bari, 29 settembre 2025 – Si è svolta il 29 settembre una conferenza stampa promossa da Legacoop Puglia per celebrare la riapertura dello stabilimento di “ex” Dopla a Manfredonia, un’azienda che produceva stoviglie monouso in plastica. Nel 2021, a seguito delle nuove normative europee, l’impresa è andata in crisi e ad agosto 2023 è costretta a fermare la produzione, licenziando 67 dipendenti.
L’azienda è un esempio di worker buyout, un processo attraverso il quale i dipendenti di un’azienda acquisiscono la proprietà totale o parziale dell’impresa in cui lavorano. In questo caso, 26 lavoratori, a distanza di due anni dalla chiusura dello stabilimento, hanno costituito una cooperativa e investito risorse proprie, avvalendosi degli strumenti previsti dalla Legge Marcora, per rilevare l’impresa in cui lavoravano da anni. Questa normativa consente ai lavoratori di imprese in crisi o in chiusura di accedere a finanziamenti agevolati tramite fondi pubblici e di ricevere in anticipo, in un’unica soluzione, l’indennità di disoccupazione (NASpI) e il TFR. I lavoratori sono stati supportati anche da raccolte fondi e dall’intervento di Legacoop Puglia, che ha investito circa 130mila euro nella fase di riavvio e 850mila euro per sostenere lo sviluppo dell’attività, oltre a garantire un primo mercato di sbocco. “Il lavoro, la mutualità tra i lavoratori, l’abnegazione e la determinazione del collettivo sconfiggono la potenza del capitale, se adeguatamente accompagnati con risorse, strumenti finanziari e competenze”, ha dichiarato Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia.
La nuova azienda tornerà operativa a breve, stavolta con un impronta “green”. La produzione della nuova cooperativa “Coopla Green”, infatti, riguarderà esclusivamente materiale in biosplatica, certificato e a zero emissioni, in linea con i principi di sostenibilità europei.
“Il punto di forza del nostro progetto è stato la voglia di riscatto, il riscatto di un territorio, Manfredonia, ex contratto d’area, dove aziende del nord sono arrivate, hanno percepito soldi pubblici e dopo sono andate via. Noi siamo invece l’ultima grande azienda rimasta sul territorio e vogliamo continuare a lavorare nella nostra terra”, ha dichiarato il presidente della cooperativa Giovanni Guerra.
Si tratta in un modello che, a detta di Rollo, va contro il processo di deindustrializzazione, chiusure e abbandoni che si verificano in molti insediamenti produttivi della Regione. “Riteniamo assolutamente necessario – ha concluso il presidente – che la Regione costruisca strumenti che permettano di accompagnare iniziative come questa, anche nella fase di analisi e studio della prefattibilità, nonché nella redazione del piano industriale”.