“Cooperare, che impresa!” l’idea di Legacoop Puglia per esportare il modello cooperativo con il racconto diretto di chi lo vive 

Non solo le ricorrenze significative, anche i compleanni, i traguardi, i successi. Sono i racconti cooperativi dei momenti importanti delle imprese e delle persone, che Legacoop Puglia ha lanciato con l’iniziativa di storytelling “Cooperare, che impresa!”, volta a incoraggiare la partecipazione e a favorire la conoscenza tra cooperative attraverso la condivisione delle storie. Ad una condizione: che a raccontare siano le stesse cooperative, senza intermediari e senza filtri.

“L’iniziativa – afferma Elisabetta Iacobbe, addetta alla comunicazione di Legacoop Puglia che l’ha ideata – è pensata per dare risalto ai racconti cooperativi che poi sono la parte più significativa del nostro lavoro, nella speranza che, attraverso una più intensa ed efficace narrazione delle attività dei territori, si riesca a superare certa retorica sul modello cooperativo di impresa, facendo emergere storie da ricordare, esperienze, buone pratiche”. Così, lungi dal chiedere ai cooperatori di diventare narratori o romanzieri di imprese, arte che chi fa impresa non necessariamente possiede, Legacoop Puglia ha stabilito alcune piccole regole: che il racconto non superi i 2500 caratteri, da inserire direttamente sul sito di Legacoop Puglia nella sezione “Racconti Cooperativi”, compilando l’apposita box “Cooperare, che impresa!” o anche inviando una semplice mail.

Il racconto condiviso sarà poi rilanciato sui media di Legacoop Puglia così da comunicare all’esterno i principi che muovono il modello cooperativo di impresa aiutando chi ancora non lo conosce a vederlo per quelli che sono gli elementi valoriali e superando narrazioni spesso legate a pregiudizi e preconcetti. La prima a raccogliere la sfida è stata la cooperativa di comunità “Legami di Comunità” che a Brindisi ha avviato un l’Atelier di quartiere. Si chiama “Santasarta” ed è un progetto che promuove l’autoimprenditorialità etica e femminile. Un progetto che valorizza le capacità femminili attraverso la creazione di una “Capsule Collection” dedicata allo sport, in collaborazione con la squadra New Basket Brindisi. Con “Santasarta” è nata non solo una impresa concepita per fare profitto, ma per affermare un altro modo di fare impresa, inclusivo, partecipativo e orientato alla prossimità con un impatto positivo su un quartiere difficile come il Sant’Elia.

Anche la leccese Esseconsulting per i suoi 40 anni al servizio della cooperazione ha raccolto la sfida di “Cooperare, che impresa!”. Passata di padre in figlio, oggi la cooperativa conta 7 soci lavoratori, tutti professionisti del settore della consulenza societaria, contabile, fiscale, del lavoro e controllo di gestione, rivolta al mondo delle cooperative. Questi i primi esempi di racconti cooperativi di “Cooperare che impresa!” per testimoniare il bagaglio valoriale delle cooperative e favorire un contagio virtuoso. “Molti altri ne seguiranno ancora – assicurano da Legacoop Puglia- perché i valori della cooperazione sono quelli che guardano all’interesse collettivo come riassume il nostro claim “Da soli non c’è storia”.

Condividi su:
Leggi altri articoli